Se sei un manager e ti trovi a dover gestire un team di persone su progetti ambiziosi, oppure, se stai appena iniziando a costruire il tuo team e non sai proprio da che parte iniziare, in questo articolo scoprirai cos’è la Leadership Agile e perché può aiutarti a superare molti dei problemi della tua azienda o del tuo team di lavoro.
Insieme approfondiremo le basi per essere un vero manager, cos’è il project management e infine arriveremo a discutere della metodologia agile e i diversi tipi di leadership.
Se non sei sicuro di star utilizzando la tua posizione di manager nel modo giusto e vorresti migliorare le performance del tuo team, allora continua a leggere.
Chi è veramente un Manager? Te lo sei mai chiesto?
Un Manager non è nient’altro che un decisore all’interno di un’azienda, infatti, anche se esistono varie tipologie di Manager, il compito comune è quello di gestione e controllo dell’azienda, del business e del team.
Il manager, come dice la parola, si trova spesso a gestire persone e risorse intorno a progetti, più o meno ambiziosi e con degli scopi ben precisi.
Il suo ruolo è prettamente strategico e organizzativo al fine di utilizzare al meglio e nel modo più efficiente le risorse a sua disposizione.
Insomma, un vero manager è colui che sai padroneggiare al meglio l’arte del project management cioè la gestione di progetti più o meno complessi.
Approfondiamo meglio questo secondo aspetto nel prossimo paragrafo.
Project Management: La cassetta degli attrezzi per il vero Manager
Sempre più Manager decidono di approcciarsi al Project Management, ossia al metodo per gestire procedure ed attività necessarie per realizzare un progetto in maniera efficace ed efficiente, secondo i vincoli di tempo, costi e risorse.
Ti renderai bene conto che, con il salto quantico che abbiamo fatto negli ultimi anni riguardo alla gestione aziendale, il proliferare delle startup, il digitale e un mondo che va sempre più veloce, capirai come gli schemi tradizionali, in alcuni contesti non funzionano più.
Il mondo del project management si è spezzato in due, portando alla nascita di una nuova metodologia che si potesse meglio adattare a questo contesto.
Ad oggi, esistono due principali metodologie del Project Management: il metodo Waterfall ed il metodo Agile, che approfondiremo meglio nei prossimi paragrafi.
Ma prima, ci tengo a spiegare alcuni concetti base di Leadership, le diverse metodologie la ciò che distingue un vero leader da un semplice capo, per addentrarci poi nel vivo della Leadership Agile.
Continua a leggere.
Quali sono i diversi tipi di Leadership a disposizione di un Manager?
La Leadership non è una e una sola, anzi, in queste righe vedremo proprio come adottare una Leadership Agile per gestire un progetto e guidare il tuo team ti sarà di grande aiuto rispetto ad adottare una leadership tradizionale.
Ne esistono ben 5 tipi.
1. Leadership Autoritaria
Nella leadership con stile autoritario, il leader impone le proprie decisioni, senza tener conto del volere del team, che lavora in un ambiente ostile e poco performante.
Si tratta di una comunicazione unidirezionale, in cui manca l’ascolto e un sistema di feedback tra il team e quello che, in questi casi, è un semplice “capo”.
Questo tipo di leadership viene spesso utilizzata in contesti tradizionali, in cui chi detiene una posizione di autorità dovuta al proprio ruolo, impone la propria volontà in modo poco flessibile.
1. Leadership Democratica
Nella leadership con stile democratico, il leader coinvolge ed ascolta il team, delegando di volta in volta compiti e responsabilità.
In questo secondo caso, l’ambiente di lavoro è più sereno, si prendono decisioni condivise e si dividono i compiti in modo che ciascuno senta di star facendo la propria parte per il bene dell’organizzazione.
3. Leadership Lassista
Nella leadership con stile lassista, il leader non svolge in maniera adeguata il proprio lavoro e non è funzionale, né per l’umore del team né per la realizzazione del progetto.
Si tratta di una figura che non guida ma che lascia andare il gregge da solo, portando inevitabilmente dispersione e scarso senso di appartenenza.
E’ tipico di contesti in cui il manager è poco presente o non dà indicazioni adeguate riguardo il lavoro, la missione e i compiti da svolgere.
4. Leadership Transazionale
Nella leadership con stile transazionale, il leader motiva il team attraverso premi economici o riconoscimenti.
Non si costruisce una relazione che vada al di là del denaro, o una missione che tutti i membri sentono di dover compiere, bensì si spingono i singoli membri a fare di più proprio grazie a incentivi monetari.
5. Leadership Trasformazionale
Nella leadership con stile trasformazionale, il leader condivide valore e lavora in modo etico, creando una relazione reale con il team.
Il team lavorerà in modo efficace ed efficiente perché ogni risorsa sarà ingaggiata e motivata.
Differenza tra autorità e autorevolezza: Come può aiutarci a comprendere meglio la Leadership Agile
Esistono due diversi termini nel mondo del management che spesso vengono usati come sinonimi ma che in realtà non lo sono.
Parliamo di autorità e autorevolezza, ciò che distingue un capo da un vero leader che smuove le masse.
L’Autorità è propria del capo e si basa su un modello anacronistico, a forma di piramide, strutturata in maniera gerarchica, in cui il capo ricopre il vertice più alto, al di sotto del quale ci sono i sottoposti.
Un capo racchiude in sé i poteri direttivi, gestionali ed organizzativi ed ordina agli altri cosa devono fare: potremmo dire che il capo è la mente ed i dipendenti, collaboratori o sottoposti, sono le braccia.
Un capo non è stimato, in quanto non crea relazione o condivisione del valore con gli altri, infatti i suoi ordini vengono eseguiti per paura o dovere, non per la realizzazione di un obiettivo comune.
L’Autorevolezza, invece, nasce spontaneamente per fiducia, stima ed empatia, infatti le persone sentono di potersi fidare,sono rassicurate e credono nel suo operato: infatti un leader non lavora per i propri vantaggi e per se stesso,ma in favore di tutti, in maniera etica.
Quindi un leader ricopre una carica per i suoi valori personali e per il proprio operato, promuovendo un comportamento partecipativo volto al bene comune.
Per comportamento partecipativo si intende una collaborazione con tutti gli altri, ponendosi nel gruppo come un loro pari,coinvolgendo e trascinando gli altri nel progetto, motivando il team.
Le persone, quindi, si fideranno e seguiranno i suoi consigli, perché percepiscono che ogni decisione è presa in modo coerente e per il raggiungimento del risultato.
Il Project Management e i due diversi tipi di approccio
Che cos’è il metodo Waterfall?
Il metodo Waterfall, detto anche a cascata, è una metodologia strutturata e basata su una sequenza logico e temporale di attività da eseguire fino alla realizzazione del progetto.
Il team è a conoscenza dei compiti e delle tempistiche da rispettare per il raggiungimento dell’obiettivo e la consegna del progetto.
Le attività da svolgere sono decise a monte, una volta per tutte, e si procede fino al completamento del processo per giungere al rilascio definito.
E’ una metodologia applicata da tutte le multinazionali o aziende con organizzazione classica, come per il lancio di nuovi prodotti, in cui il test di validazione ultimo arriva alla fine, quando si propone il prodotto al mercato.
Ben diversa è invece la metodologia agile che punta a un approccio completamente diverso per ottimizzare gli sforzi e ridurre al minimo gli errori.
La approfondiamo meglio nel prossimo paragrafo.
Che cos’è il metodo Agile?
Il metodo Agile, è una metodologia del Project Management, inizialmente ideata per gestire progetti IT e software e poi ampliata ad altri settori.
Questa metodologia è basata sul raggiungimento dei risultati in maniera iterativa, efficace ed interattiva, attraverso una serie di fasi dette sprint.
Non esiste una sola metodologia Agile, ma diverse ed ognuna si compone di vari sprint, a seconda della tipologia di progetto a cui viene applicata la metodologia.
Tuttavia, seppur differenti, alcune fasi sono identiche per ogni metodo Agile, vediamole insieme:
- Coinvolgimento degli stakeholder: il cliente e gli altri stakeholder possono essere coinvolti in più fasi del progetto. C’è sinergia e comunione di interessi nel portare a termine il progetto.
- Consegna: è proprio di questa metodologia avere rilasci frequenti durante le varie fasi del progetto. Non un’unica consegna finale, il lancio definitivo, ma continui aggiornamenti che vengono fatti di volta in volta, in base a come risponde il mercato.
- Cultura di team: il team è motivato, coeso e lavora autonomamente, orientato al risultato. Più che un team è quasi una famiglia, unito da stessi interessi, modi di vivere la vita e mission aziendale.
- Testing: la fase di testing è fondamentale e sta alla base del modello. Si parte da un MVP, ossia una versione minima del prodotto per poi lanciarlo sul mercato e vedere come questo risponde. In base ai feedback ricevuti, si procede con nuovi aggiustamenti e successivi rilasci.
- Test Data Development: valutazione necessaria durante tutti i processi e fasi di progetto, in base a dati e statistiche precise dati di nuovi software a disposizione delle aziende.
- Timeboxing: metodo per suddividere il progetto in precisi intervalli temporali, in cui si devono compiere azioni ben precise e con obiettivi prefissati.
Insomma, abbiamo molto da imparare dalle aziende tecnologiche in quanto a velocità di esecuzione, testing ed efficienza del project management.
Un tipo di attitudine che si sviluppa anche attingendo a un tipo di leadership completamente diversa, che sarebbe impensabile utilizzare in un contesto tradizionale.
Parliamo della Leadership Agile.
Cos’è la Leadership Agile?
La Leadership Agile è la capacità di creare il giusto contesto per l’autorganizzazione, in cui i team collaborano tra loro, si scambiano feedback e si equilibrano a vicenda.
La Leadership Agile è sinonimo di innovazione, dinamismo e cambiamento, infatti non viviamo più in uno scenario statico, come poteva essere quello del secolo scorso, ma viviamo in un mondo in continua evoluzione.
Per questo è necessario avere il giusto mindset: flessibile e dinamico, che possa gestire proficuamente ogni situazione e progetto, non solo professionale, ma anche nella quotidianità.
Un nuovo modo di organizzare i progetti, molto più “agile” appunto, sia dal punto di vista organizzativo che ti interazione tra i diversi team in gioco.
Basta strutture fisse e fossilizzate, un’azienda è una struttura molto simile, per certi aspetti, a un essere vivente e come tale è in continuo divenire: un buon Manager deve essere in grado di mutare il proprio pensiero e saper accogliere il cambiamento, nel modo più veloce possibile per non essere divorato dalla concorrenza spietata e dai cambiamenti repentini del mercato in cui si trova a operare.
La Leadership Agile vuole leader disponibili ed inclusivi, ponendo il focus su un team multifunzionale, evitando la dispersione di blocchi organizzativi e che sia capace di supportare il processo decisionale in modo efficiente, efficace e collaborativo.
Insomma, niente più compartimenti stagni come nella leadership tradizionale, ma un manager che sappia integrare le diverse risorse, accogliere proposte interne con un occhio sempre vigile a ciò che succede fuori.
Inoltre la Leadership Agile, in molti contesti e soprattutto nel momento storico attuale, offre decisamente più vantaggi rispetto le altre tipologie di leadership.
Se vogliamo focalizzarci sui principali benefici che può portare la Leadership agile, sicuramente in prima battuta c’è una riduzione dei costi dei progetti che diventano perciò più snelli, essenziali, includendo solo risorse davvero necessarie.
In questo modo, è possibile includere più progetti, avendo più tempo a disposizione e investendone meno su ciascuno di essi.
Un terzo beneficio conseguenza dell’utilizzo di una leadership agile rispetto a quella tradizionale sono sicuramente una maggiore qualità degli standard di progetto, un apprendimento continuo dai proprio errori e attenzione al risultato.
Un’organizzazione di questo tipo può garantire una maggiore efficienza operativa, imparando a gestire in modo fruttifero e positivo il fallimento e adoperando un team giovane, flessibile e che si adatta al cambiamento.
Tutte qualità che non possono far altro che migliorare la qualità dei progetti coinvolti nel contesto attuale in cui stiamo vivendo.
Sei pronto a diventare il prossimo Leader Agile?
Sono sicuro che questo articolo ti abbia convinto di quanto è importante, nei moderni contesti aziendali e manageriali, gestire dei progetti con la Leadership Agile.
Sappi che per avere vero successo nei tuoi progetti aziendali devi innanzitutto costruire un team forte e coeso, che si fidi di te e che apporti attivamente dei miglioramenti all’organizzazione.
Se riuscirai a creare un clima positivo, ad attorniarti di persone che ragionano con senso critico, e che sono spinti a farlo, allora ti troverai a lavorare con piacere a progetti stimolanti, in cui ognuno possa apportare il suo miglior contributo, sia come membro del team che come manager.
Per qualsiasi curiosità o approfondimento, puoi scrivere qui sotto nei commenti.